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22_09_19 I sacrifici devono essere per tutti


Fortunatamente l'intervento di alte cariche dello Stato ha permesso di evitare che, all'interno  dell'accordo sul Superbonus, la Commissione inserisse lo stop al tetto dei 240 mila euro degli stipendi dei dirigenti pubblici. L'emendamento inserito, di fatto, costava agli italiani in un periodo in cui agli stessi viene chiesto di fare sacrifici legati all'aumento dei prezzi del gas, dei generi alimentari e delle forniture varie. Un emendamento che necessitava di un provvedimento successivo ma che di fatto in questo periodo pre-elettorale, ma in particolare di sacrifici, fa ulteriormente arrabbiare visto che nell'emendamento non era presente la nuova soglia di stipendi, ma lo stesso era legato alla disponibilità di risorse di un apposito fondo. La deroga riguardava soltanto alcune delle figure, tra queste il capo della polizia, il comandante generale dei carabinieri, il comandante della Guardia di Finanza, i capi dipartimento dei ministeri e il segretario generale della presidenza del Consiglio. Non discuto sulla necessità di aumentare lo stipendio sotto forma di trattamento economico accessorio, come era scritto nell'emendamento, la mia perplessità riguardava la modalità su come questo aumento fosse proposto, inserito in un decreto aiuti in periodo pre-elettorale, di soppiatto senza informare i cittadini. Tutti una volta uscita la notizia hanno negato con forza il loro coinvolgimento, si sono rimpallati le responsabilità non sarebbe stata colpa di nessuno come sempre. Ma non fatemi ridere e cara Commissione, caro Governo non e cosi che ci si comporta i sacrifici devo essere per tutti non solo per i cittadini ma anche per le alte cariche dello Stato.
 

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