Non c’è verso pur di far parlare di sé si attacca l’Italia. Ancora politici per cosi dire Europei che si permettono di dire come deve essere governata o cosa deve fare l’Italia. Lezioni non richieste. "È responsabilità dell’Italia e della nostra comune Europa fermare la tragedia umana in corso nel Mediterraneo. È giunto il momento di intraprendere azioni collettive per porre fine alla perdita di vite umane in mare, anche attraverso la condivisione delle responsabilità per un’adeguata capacità di salvataggio e il trasferimento delle persone soccorse". Questa l’affermazione del commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa, Dunja Mijatovic, cinque giorni in Italia incentrati sui diritti umani di rifugiati, richiedenti asilo e migranti e sui diritti delle donne e la parità di genere. Ma siccome non paga dell’affermazione precedente in cui prima cita l’Italia e poi l’Europa (ma non dovrebbe essere il contrario) affonda con l’ennesimo attacco: "L’Italia deve smettere di mettere in pericolo la vita e la sicurezza di rifugiati, richiedenti asilo e migranti facilitando la loro intercettazione e il loro ritorno in Libia, dove subiscono diffuse e gravi violazioni dei diritti umani..... ". Fino a prova contraria l’Italia e il paese che si fa carico, indipendentemente da chi la governa, del salvataggio e dell’accoglienza di migliaia di migranti e continua a farlo. Mi sono più volte espresso circa le parole in libertà dei nostri politici, parole profuse senza prima mettere in funzione i neuroni, ma devo dire che non manca nulla nemmeno ai politici di altri stati. Vorrei ricordare alla sig.ra Mijatovic che l’Italia ogni giorno salva nel mediterraneo vite umane senza mettere in pericolo la dignità di nessuno e rispettando i diritti di tutti. Prima di parlare sig.ra Mijatovic si spogli della sua carica e venga in Italia non come commissario europeo ma come cittadino che vuole dare una mano poi al limite se effettivamente in Italia sono negati i principi o i diritti potrà parlare. Ma penso che alla fine se ne dovrà stare zitta perché dall’Italia e dagli Italiani potrà solo apprendere.
Nell’anno del centenario della morte di Eleonora Duse, il Vittoriale degli Italiani inaugura la stagione primaverile con la festa “Ho coronato la saggezza oggi e acceso il gran fuoco” che s i terrà sabato 9 marzo dalle ore 16.00 nella casa-museo di Gabriele d’Annunzio a Gardone Riviera. Ma chi era Eleonora Duse? Nata a Vigevano, 3 ottobre 1858 è stata un'attrice teatrale italiana, considerata una delle più grandi di tutti i tempi. Soprannominata "la divina" per la sua sensibilità interpretativa e la sua impareggiabile capacità di trasmettere emozioni, Duse calcò i palcoscenici di tutto il mondo, incantando il pubblico con la sua naturalezza e la sua intensità emotiva. Duse era una perfezionista instancabile , sempre alla ricerca di nuove sfide artistiche. La sua recitazione era caratterizzata da una naturalezza disarmante e da un'intensità emotiva che lasciava il pubblico senza fiato. Era capace di comunicare con il solo sguardo, con un gesto o un sospiro. Una f...
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