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Visualizzazione dei post da febbraio, 2024

Foibe: una ferita mai sanata

10 febbraio - Nel silenzio assordante della memoria, riecheggia l'eco di un dolore lacerante: quello delle foibe. A settant'anni di distanza, le profonde cavità carsiche rimangono un tragico simbolo delle atrocità avvenute al termine della Seconda Guerra Mondiale. Un capitolo oscuro della storia italiana. Tra il 1943 e il 1945, migliaia di italiani - militari, civili, oppositori politici - furono trucidati dai partigiani jugoslavi e gettati nelle foibe, inghiottitoi carsici tipici della Venezia Giulia e dell'Istria. Un'epurazione cruenta, motivata da odio ideologico e sete di vendetta, che ha segnato per sempre la memoria collettiva di queste terre. Stime incerte e dolore immenso. Il numero preciso delle vittime rimane un mistero, con stime che variano da 3.000 a 5.000 fino ad arrivare a 11.000. Una ferita profonda che ha lacerato famiglie e comunità, lasciando un'eredità di dolore e trauma che ancora oggi si fa sentire. Un lungo percorso verso la memoria. Per...

l'ennesimo stupro

  Ben inseriti,  sereni nonostante un vissuto non facile .  Degli insospettabili, insomma . È il ritratto, fatto da chi nelle comunità alloggio che li ospitavano li ha conosciuti, dei sette egiziani fermati  per avere stuprato, davanti al fidanzatino, una 13enne catanese.  Un giudizio che   ha mio avviso oltre che far pensare alla mancanza di intelligenza, gratitudine e senso civico dei ragazzi mi fa pensare che anche gli operatori manchino di professionalità o capacità valutative. So che questa affermazione scatenerà nei miei confronti le ire di molti che dopo fatti del genere sono sempre pronti a difendere chiunque ma questa volta la difesa non deve esserci, si tratta non di un fatto grave ma gravissimo che non deve trovare da parte di nessuno scusanti. Lo stupro è un crimine odioso che sconvolge la vita delle vittime, specialmente quando coinvolge giovani vulnerabili. È nostro dovere collettivo condannare senza riserve tali atti. Il caso in questione dev...