Leggo
e vedo in televisione di giovani che per divertimento tirano petardi sulle auto
in transito o peggio che per divertimento tendono cavi d’acciaio precedentemente
sottratti, che gettano parti del presepio in acqua, si accordano per trovarsi e
picchiarsi. Ma davvero i giovani d'oggi sono più banali, per non dire di
peggio, delle generazioni precedenti? Da sempre, le generazioni più anziane
hanno accusato le più giovani di essere banali, ignoranti e superficiali.
Questa accusa si è fatta più insistente negli ultimi anni, con l'avvento delle
nuove tecnologie e dei social media, che avrebbero contribuito a un
imbarbarimento della società. La risposta certo non è semplice e dipende da
come si intende il concetto di banalità. Se per banalità si intende la mancanza
di intelligenza, allora la risposta è probabilmente no. I giovani d'oggi sono
più informati e istruiti delle generazioni precedenti. Hanno accesso a
un'enorme quantità di informazioni, grazie alla tecnologia e alla
globalizzazione. Inoltre, sono più propensi a imparare e ad adattarsi ai
cambiamenti. Tuttavia, i giovani d'oggi possono essere accusati di essere banali
in un altro senso. Sono spesso accusati di essere superficiali, di non avere
valori e di essere interessati solo al divertimento e al consumo. È vero che i
giovani d'oggi sono più propensi a esprimere le proprie opinioni sui social
media, anche se queste opinioni sono spesso superficiali e non supportate da
conoscenze o argomenti. È anche vero che i giovani d'oggi sono più interessati
al divertimento che alla cultura, rispetto alle generazioni precedenti. Non
tutti i giovani sono così fortunatamente, solo alcuni casi sono veramente da
prendere in considerazione e magari sottoporre ad un bravo specialista perché
incapaci di ragionare, di non comprendere le conseguenze delle azioni che
mettono in atto. Molto dipende da una serie di fattori, tra cui l'età dei
giovani, il loro livello di sviluppo cognitivo e sociale, la situazione in cui
si trovano e le conseguenze che possono derivare dalle loro azioni. Dal mio
punto di vista in generale, alcuni giovani d’oggi sono meno capaci di valutare
le conseguenze delle proprie azioni rispetto agli adulti. Inoltre, i giovani
sono più propensi a prendere decisioni impulsive e a non considerare le conseguenze.
In conclusione, i giovani non sempre si rendono conto delle conseguenze delle
loro azioni, ma questa capacità si spera migliori con l'età e l'esperienza.
Inoltre, le conseguenze che possono derivare dalle loro azioni possono
influenzare il loro modo di valutarle in futuro e mi auguro che anche le pene,
certe, che verranno inflitte loro siano di monito per il loro futuro. È
importante che i giovani siano educati alle conseguenze dei propri
comportamenti, in modo che possano prendere decisioni più consapevoli e
responsabili.
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