Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da luglio, 2023

Detenuti di serie A e cittadini Italiani di serie B

  Giusto o sbagliato, probabilmente giusto. Molti si sono messi in pista per la liberazione di Patrick Zaki, tutti senza tener conto del colore politico. Ma si sono mossi per far liberare un cittadino egiziano che studiava a Bologna. Perché tutto questo non accade per i circa 2000 cittadini Italiani incarcerati all’estero. Non dico che tutti debbano essere graziati ma che per lo meno riescano a scontare la pena in Italia. Persone di serie A come Zaki e cittadini italiani di serie B. L’esempio più eclatante è quello di Enrico Forti. Cittadino Italiano detenuto da 22 anni in carcere negli Stati Uniti, condannato all'ergastolo che non ha chiesto la grazia ma ha chiesto di scontare la sua pena in Italia. Tanti ministri si sono esposti per far si che la sua pena venga scontata in Italia ma ancora non è successo. Fortunatamente, se così si può dire, è detenuto negli Sati Uniti paese “civile”. Degli oltre 2000 cittadini italiani detenuti all’estero gran parte si trova in Europa di consegu...

Il Bigio

  A Brescia stà rimontando la polemica in merito alla statua del Bigio realizzata da Arturo Dazzi. Il Dazzi è stato uno scultore italiano. Nato il 18 novembre 1874 a Carrara, in Toscana, Dazzi è noto per le sue opere in marmo e bronzo, che spaziano da ritratti a sculture allegoriche e monumenti pubblici. Dazzi si formò all'Accademia di Belle Arti di Carrara e successivamente studiò a Firenze. Arturo Dazzi morì a Carrara il 20 giugno 1956, lasciando dietro di sé un'impronta significativa nel panorama artistico italiano. Le sue opere possono essere ammirate in diverse città italiane e all'estero. Ma ora veniamo al Bigio, le diverse idée politiche possono oscurare l'arte? Mi viene in mente solo, secondo il mio parere ma che calza bene, la Censura, usata nei regimi politici autoritari o repressive. La censura limita la libertà di espressione degli artisti e può portare all'oscuramento dell'arte. Tuttavia l'arte ha dimostrato una straordinaria capacità di resiste...

Salò è veramente diventata una città senza più sicurezza?

  Una città affacciata sulle rive del meraviglioso Lago di Garda, da sempre considerata una meta tranquilla e sicura. Tuttavia, negli ultimi tempi, un problema preoccupante sta emergendo: i giovani che commettono reati e si sentono impuniti. Gli articoli sui quotidiani sono ormai all’ordine del giorno. Questo fenomeno sta scuotendo la comunità locale e richiede un intervento urgente per ripristinare la sicurezza e ripristinare la fiducia nella giustizia. Sui social ormai ad ogni evento si scatenano i commenti dei cittadini che oltre alle forze dell’ordine chiamano in causa anche il primo cittadino perchè ormai esasperati, impauriti e arrabbiati perchè non possono vivere con tranquillità la loro città. La percezione di impunità tra i giovani che commettono reati rappresenta una sfida significativa per le autorità e per la comunità di Salò. I casi di vandalismo, furto e comportamenti antisociali sembrano essere in aumento, e ciò ha un impatto diretto sulla qualità della vita dei resi...

Una strumentalizzazione politica o verità?

 Nelle ultime settimane, l'attenzione si è concentrata sulle accuse (ancora da verificare visto che la giustizia italiana dispone di tempi lunghi) rivolte al Ministro Daniela Santanchè. Coinvolta in un caso giudiziario che ha scosso l'opinione pubblica italiana in cui al centro dell'attenzione si trova un'indagine giudiziaria che coinvolge la Santanchè, accusata di presunti reati finanziari e di corruzione. Secondo gli inquirenti, la politica avrebbe  beneficiato di tangenti e finanziamenti illeciti in cambio di favori politici all'interno del suo partito. Tali presunte azioni sono state oggetto di indagini che hanno portato all'apertura di un processo legale. Le accuse contro la Santanchè hanno immediatamente scatenato un acceso dibattito nel panorama politico italiano. I suoi sostenitori sostengono la sua innocenza, definendo le accuse come una mossa politica mirata a ostacolare la sua carriera politica. D'altra parte, i suoi critici chiedono che i fatti s...

La riforma della giustizia

 In questi giorni si parla della riforma della giustizia, volevo però puntualizzare due concetti fondamentali la presunzione di innocenza e la certezza della pena, principi fondamentali del diritto penale, che mirano a garantire il rispetto dei diritti umani e la tutela dell'ordine pubblico. Spesso questi due principi entrano in conflitto tra loro, soprattutto in un contesto di emergenza sociale e mediatica, che richiede risposte rapide ed efficaci alla criminalità. La presunzione di innocenza, il principio per cui ogni persona accusata di un reato deve essere considerata innocente fino a prova contraria e godere di tutte le garanzie processuali previste dalla legge. Un principio sancito dalla Dichiarazione universale dei diritti umani, dalla Convenzione europea dei diritti dell'uomo e dalla Costituzione italiana, uno dei valori fondamentali dello Stato di diritto. La certezza della pena, il principio per cui ogni reato deve essere punito con una sanzione adeguata, proporzionat...

Le affermazioni della sig.ra Mijatovic

Non c’è verso pur di far parlare di sé si attacca l’Italia. Ancora politici per cosi dire Europei che si permettono di dire come deve essere governata o cosa deve fare l’Italia. Lezioni non richieste. "È responsabilità dell’Italia e della nostra comune Europa fermare la tragedia umana in corso nel Mediterraneo. È giunto il momento di intraprendere azioni collettive per porre fine alla perdita di vite umane in mare, anche attraverso la condivisione delle responsabilità per un’adeguata capacità di salvataggio e il trasferimento delle persone soccorse". Questa l’affermazione del commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa, Dunja Mijatovic, cinque giorni in Italia incentrati sui diritti umani di rifugiati, richiedenti asilo e migranti e sui diritti delle donne e la parità di genere. Ma siccome non paga dell’affermazione precedente in cui prima cita l’Italia e poi l’Europa (ma non dovrebbe essere il contrario) affonda con l’ennesimo attacco: "L’Italia deve smettere...